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Il Comune di Alcamo si conferma, ancora una volta, un comune virtuoso per quanto riguarda la tempestività dei pagamenti.
Il Comune di Alcamo conferma il suo impegno costante verso l’efficienza amministrativa, evidenziando un significativo progresso nella tempestività dei pagamenti registrati sulla Piattaforma della Ragioneria Generale dello Stato, alla data del 31 dicembre 2023.
Secondo i dati ufficiali, l’Ente nel 2023 ha pagato i propri fornitori con 8 giorni di anticipo rispetto alla scadenza delle relative fatture, conseguendo così un ulteriore miglioramento rispetto all’anno precedente.
- Dichiarano congiuntamente il Sindaco Domenico Surdi e l’assessore alla Programmazione finanziaria, al bilancio e alla gestione delle entrate Vittorio Ferro “grazie all’impegno e al lavoro quotidiano di tutti i nostri uffici, perché questo è un risultato complessivo che coinvolge tutto il Comune, anche quest’anno il nostro Ente si conferma virtuoso, affidabile e credibile nei confronti delle imprese”.
- “Siamo molto soddisfatti - conclude il Sindaco – perché il raggiungimento di questo importante obiettivo si riflette sul contesto socio economico della Città e dimostra il costante impegno dell’Ente nel migliorare i processi amministrativi, generando valore pubblico e contribuendo a raggiungere gli obiettivi stabiliti a livello nazionale ed europeo per una gestione più efficace ed efficiente delle risorse pubbliche.
- Afferma il Segretario Vito Antonio Bonanno “abbiamo avviato un percorso organizzativo nel lontano 2018, introducendo misure che, oggi, il MEF impone a tutte le pubbliche amministrazioni per centrare uno degli obiettivi più importanti del PNRR. La sostenibilità nel tempo delle regole procedurali è indice che la tempestività dei pagamenti ormai fa parte della cultura dei dipendenti del comune di Alcamo, e non costituisce un mero onere adempimentale. Il sistema di valutazione della performance premierà chi lavora per garantire questi risultati, che sono in linea con quelli delle amministrazioni più virtuose del Paese”.
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Ultimo aggiornamento: 31 gennaio 2024, 20:23