Cielo d'Alcamo: un itinerario tra arte, cultura e letteratura
Ultima modifica 25 aprile 2021
L'itinerario dedicato a Cielo d'Alcamo, autore di uno dei più antichi componimenti in dialetto romanzo siciliano Rosa fresca aulentissima, intende far rivivere al visitatore l'ispirazione e la creatività dell'Autore attraverso la valorizzazione del paesaggio, della storia, dell'arte, della cultura e delle tradizioni della Città che ha dato i natali al Poeta del contrasto. L'Autore che, con il suo componimento, ha contribuito a traghettare il latino volgare verso l'Italiano, diventa dunque l'incipit per tracciare l'itinerario di un viaggio straordinario nella Città di Alcamo, alla scoperta del suo genius loci. A Cielo d'Alcamo, poeta appartenente alla Scuola Siciliana sorta nel XIII secolo alla Corte palermitana di Federico II, è attribuito il contrasto in 160 settenari Rosa fresca aulentissima (composto tra il 1231 e il 1250): un dialogo realistico, sicuramente un mimo, tra l'amante che incalza e la donna, che, prima sdegnosa, finisce col cedere. Il nome di Cielo appare negli indici apposti dal cinquecentista A. Colocci al cod. Vaticano 3793 che conserva II Contrasto. Il nome Cielo è probabile travestimento toscano di Celi (ant. sic. Miceli "Michele"). Pare certo che l'autore de II Contrasto fosse siciliano, e siciliana è da considerarsi la lingua dell'opera che Dante stesso, nel De vulgati eloquentia (I, XII, 6), cita come esempio di siciliano, ma non di siciliano illustre, bensì "secundum quod prodit a terrigenis mediocribus", cioè un siciliano che, come è stato giustamente osservato, appare caratterizzato da "quell'espressionismo vernacolare che durerà fino all'età barocca". (Enciclopedia Treccani). Gli eventi dedicati a Cielo d'Alcamo. Il "Premio Letterario Cielo d'Alcamo" si articola in due sezioni, narrativa e poesia, ed è assegnato al miglior incipit di un'opera letteraria. La cerimonia di consegna del Premio si tiene tutti gli anni in primavera.
I prodotti tipici e l'artigianato. Alcamo è uno dei principali centri siciliani per la produzione di vini. Il Bianco d'Alcamo ha ricevuto la DOC nel 1972. Tra i più importanti vini dell'agro alcamese, l'Alcamo DOC si ottiene prevalentemente da uve Catarratto. Alcamo è sede dell'Enoteca Regionale della Sicilia Occidentale.
La città vanta anche la produzione di pregiato olio extra vergine di oliva e del melone purceddu, una varietà dalla buccia verde e rugosa e la forma ovale. Tra i piatti tipici la pasta finocchi e sarde, i maccarruna, gli spaghetti cu l'ammogghiu, la sasizza cu li cavuliceddi, la caponata, le sarde a beccaficu, i bruciuluni, li muffuletti, lu sfinciuni, i pumaroru sicchi. Vasta anche la produzione di dolci tra cui i minni di virgini, le cassatene e i cannoli con la ricotta, le sfince di San Giuseppe e la pignulata. Nell'ambito dell'artigianato alcamese, rivestono particolare importanza la lavorazione del legno, del ferro battuto, della ceramica e il ricamo. Significativa è anche l'attività di lavorazione del del marmo travertino locale.
SINDACO Domenico Surdi
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO Baldo Mancuso
ASSESSORE ALLA CULTURA Lorella Di Giovanni
1 Tappa - Biblioteca Civica Sebastiano Bagolino
Istituita nella seconda metà del 1800 con fondi ecclesiastici, la Biblioteca Civica è intitolata a Sebastiano Bagolino, scrittore, umanista, pittore e musicista, nato ad Alcamo nel 1562.
La Biblioteca Civica, con un ricco e prezioso patrimonio librario, custodisce la Memoria e l'Identità storica della Città grazie a numerose opere della Raccolta Locale e a una Sezione dedicata al Poeta Cielo d'Alcamo.
La Biblioteca si trova all'interno del complesso monumentale del Collegio dei Gesuiti (sec. XVII), originariamente annesso alla Chiesa del Gesù. Il Collegio, che si affaccia su piazza Ciullo attraverso un loggiato realizzato nel XVIII secolo, ospita anche il MACA, il Museo d'Arte Contemporanea di Alcamo, con le opere dei Maestri Turi Simeti e Nicola Rubino e di giovani Artisti contemporanei.
2° Tappa - Piazza Ciullo
Cuore della Città, luogo di rappresentanza e di incontro della vita sociale, politica, economica e religiosa. Nel 1500 si trovava fuori dalle mura della Città vecchia ed era attraversata da un torrente. Con l'insediamento dei Padri Gesuiti (sec. XVII) la piazza "Maggiore" si arricchisce nel suo aspetto barocco con la costruzione della Chiesa del Gesù e dell'attiguo Collegio a ovest della stessa. Nel 1875 la Piazza è stata intitolata al Poeta Ciullo d'Alcamo e nel 1996, su progetto dell'architetto di fama internazionale Gae Aulenti, viene realizzata un'ampia pavimentazione in marmo travertino locale e un impianto di illuminazione con pali illuminanti progettati dalla Stessa e prodotti come "Palo Alcamo". Piazza Ciullo, attraverso un'ampia scalinata in travertino, costituisce un sistema spaziale unico con Piazza Mercato. Sulla Piazza si affacciano: -La Chiesa di Sant'Oliva, costruita originariamente attorno al 1533 e poi ricostruita tra il 1722 e il 1774 su progetto dell'architetto Giovan Biagio Amico, presenta un'unica navata e conserva pregevoli opere di Antonello Gagini, Giuseppe Renda e Pietro Novelli. -Il Palazzo municipale, con prospetto in stile neoclassico, costruito nel 1843 su progetto degli architetti Di Giovanni e Palermo. -La Chiesa della Sacra Famiglia, a navata unica, risalente al 1866 e originariamente cappella interna del Collegio dei Gesuiti. -La Chiesa del Gesù o del Collegio, iniziata nel 1684 e completata nel 1767, presenta un paramento murario costituito da lesene e cornici nel quale sono presenti cinque nicchie con le statue degli arcangeli San Raffaele e San Michele e sotto quelle di Sant'Ignazio di Loyola e San Francesco Saverio. Nella nicchia centrale la Statua della Madonna dei Miracoli, Patrona di Alcamo, realizzata nel 1931 dallo scultore alcamese Giuseppe Bambina. L'interno si presenta a navata unica con transetto a croce latina e presenta eleganti stucchi policromi e pitture tra le quali una di Giuseppe Renda. -La Chiesa Ecce Homo, in Piazza mercato, edificata nel 1750 sulle vecchie mura della Città, all'interno una navata unica circolare, con pregevoli stucchi settecenteschi.
3° Tappa - Chiesa di Santa Maria della Stella
Originariamente chiamata Santa Maria della Misericordia, la Chiesa si trova nel quartiere di San Vito, rione tra i più antichi della Città. Fu edificata prima del 1130 in concomitanza con l'ampliamento urbanistico del casale di Alcamo di origine araba. Nel 1313 venne consacrata come Chiesa Madre di Alcamo dal Vescovo della Diocesi di Mazara, Goffredo De Roncioni. Sottoposta nel tempo a numerosi interventi e modifiche, rimane visibile uno splendido portale con colonnine e capitelli architravati di pregevole fattura. A sinistra su un capitello si trova lo stemma della famiglia Diana, nobile famiglia di origine piacentina. Si ipotizza che il Poeta Cielo d'Alcamo abbia visitato questi luoghi.
4° TAPPA - FONTANA ARABA DI S.VITO
Si trova nel quartiere di San Vito, rione tra i più antichi della Città. Già presente ai tempi del Poeta Cielo d'Alcamo, la Fontana fu costruita dagli Arabi presso una sorgente d'acqua nell'antico casale di Alqamah. Danneggiata in seguito a un forte terremoto avvenuto alla fine del 1400 è stata successivamente ricostruita. La parte prospettica della fontana si presenta con due lavabi e con lesene sormontate da capitelli.
In seguito, con il trasferimento della vita cittadina attorno al Castello dei Conti di Modica, presso la fontana fu costruito un abbeveratoio in conci di pietra di calcarenite travertinoide. Si racconta che Cielo, indignato per l'ingratitudine degli Alcamesi, decise di lasciare la sua Città natale e, prima di partire, scagliò "il sasso del suo violento distacco" e bevve l'acqua della Fontana che subito "diventò senza sapore"
5° TAPPA - CHIESA DI SAN TOMMASO
Percorrendo il Corso 6 Aprile che conduce a Porta Palermo (Tappa 6) si incontra il delizioso portale della Chiesa di San Tommaso, ubicata nella via omonima. Costruita intorno al 1450 dagli antenati della famiglia Marcanza, la Chiesa è un piccolo gioiello gotico-catalano con uno splendido portale strombato, sottolineato da intagli, trafori e minuti ornamenti, al di sopra si apre una finestrella monofora, inserita, assieme al portale, in un breve avancorpo aggettante delimitato da esili e lunghe colonnine. I capitelli sono decorati con foglie d'acanto e con un intreccio di vimini. L'interno è a navata unica con due volte a crociera a sesto acuto e costolonate.
6° Tappa - PORTA PALERMO
Ingresso alla Città che immette nel Corso 6 Aprile, asse cerimoniale di origine medievale, già Strada Imperiale del Corso per il passaggio dell'Imperatore Carlo V nel 1535 di ritorno da una guerra a Tunisi contro i Turchi.
L'attuale prospetto della Porta risale al 1802 e fu realizzato su progetto di fra Gaetano Cipolla, secondo il nuovo gusto neoclassico. Nel 1961, nelle nicchie laterali furono collocati due bassorilievi in bronzo dello scultore alcamese Nicola Rubino (1905-1984), raffiguranti quello a sinistra, Cielo d'Alcamo mentre, alla presenza dell'imperatore Federico II, viene incoronato Poeta da una Gloria alata e quello a destra, le scene delle attività lavorative di Alcamo.
7° tappa - BELVEDERE DI Piazza S.BAGOLINO
Dall'ampia terrazza panoramica di Piazza Sebastiano Bagolino si può ammirare il paesaggio che ispirò il Poeta Cielo d'Alcamo. La terrazza si affaccia sul Golfo di Castellammare e sull'agro alcamese, ricco di vigneti coltivati per la produzione del celebre Vino Alcamo DOC. Sul Golfo si trova la frazione di Alcamo Marina, località estiva apprezzata per la sua spiaggia lunghissima, per le dune di sabbia fine e dorata, per la presenza del giglio marino e per l'incantevole mare dai colori smaglianti. La località marinara ha assunto una certa importanza archeologica anche grazie alla presenza dei resti di un'antica fornace Romana in c/da Forgia, utilizzata per la produzione di tegole, mattoni e vasellame. Sotto la terrazza del Belvedere si trova il Parco suburbano San Francesco che, con la sua rigogliosa flora mediterranea, si estende per circa 12 mila metri quadri.
8° Tappa - Casa di Cielo d'Alcamo
Questa antica abitazione è stata indicata come la casa del Poeta Cielo d'Alcamo. Sul prospetto si trova un grazioso portale sormontato da una finestra. Il prospetto conserva caratteristici intagli risalenti alla fine del '500 o inizi del '600. Sull'architrave si trova uno scudo a mezzo rilievo raffigurante un compasso e una squadra, posto tra due dragoni cavalcati da due puttini, portanti un piccolo tridente
9° Tappa - Teatro Cielo D'Alcamo
Costruito nella metà del XIX secolo, il primo Teatro Comunale "Ferrigno" fu un contenitore culturale di notevole interesse artistico e storico, con dipinti del palermitano Salvatore Nasta e con stucchi dell'alcamese Filippo Rimi. Nel 1961 sull'area del vecchio teatro si inaugurò quello nuovo che fu dedicato al mitologico vento Euro; più grande e in grado di competere con i teatri dei grandi centri vicini. Nel 2001 il Teatro venne rinnovato e ribattezzato "Teatro Cielo d'Alcamo", in onore del grande Poeta duecentesco, originale cantore della lingua italiana.
10°Tappa Castello dei Conti di Modica
Difronte al Teatro dedicato al Poeta Cielo d'Alcamo, nella stessa Piazza, si impone allo sguardo del visitatore il monumento simbolo della Città di Alcamo, il Castello dei Conti di Modica. Costruito nel XIV secolo per volere di Enrico e Federico Chiaramonte, per la sua posizione privilegiata con affaccio sul mare, il Castello di Alcamo ha all'esterno un aspetto inespugnabile, mentre all'interno risulta elegante negli ambienti. A pianta romboidale con 4 torri, due quadrate e due rotonde alternate, e con un ampio cortile interno. Le aperture del Castello sono costituite da bifore e trifore in stile gotico. Nel XIX secolo il Castello dei Conti di Modica divenne proprietà del Comune di Alcamo. Oggi è sede dell'Enoteca Regionale della Sicilia Occidentale.
11° Tappa - Villa di Piazza Della Repubblica
Piazza della Repubblica fa da cornice al Castello dei Conti di Modica. La sua origine risale alla metà del XIV secolo, quando veniva usata come piazza d'armi per le esercitazioni militari. Negli anni sessanta, al centro della Piazza, fu realizzato il giardino della Villa e costruita l'autostazione con le due grandi pensiline, oggi sede di un Urban Center. Lo stile del giardino della Villa è quello "all'italiana" con una suddivisione geometrica degli spazi con siepi sempreverdi, pavimentazione ampia e zona centrale incorniciata da alberi. Le specie arboree e arbustive sono, in prevalenze, appartenenti alla flora mediterranea. Tra gli alberi di cercis siliquastrum, in maggio, fioriscono le rose dedicate al Poeta Cielo d'Alcamo.
12 Tappa - MONTE BONIFATO
Considerato il "tetto della Sicilia occidentale", è sede della Riserva Naturale Orientata Bosco d'Alcamo. La vetta del Monte è stata abitata nei periodi pre-protostorico, arcaico, classico e medievale. Il Bosco infatti custodisce i resti di architetture medievali come la Funtanazza, le cisterne arabe, il Castello dei Ventimiglia e i ruderi del borgo fortificato di Bùnifat, già presenti ai tempi del Poeta Cielo D'Alcamo. Sulla cima si trova anche il Santuario della Madonna dell'Alto che, insieme al Santuario della Madonna dei Miracoli (Patrona della Città), segna una linea Mariana che dall'Alto Monte scende al Sacro Torrente nel quartiere di San Vito, posto a Nord nella parte più bassa della Città. Il Monte Bonifato domina la Città di Alcamo e il Golfo di Castellammare a nord, e un vasto territorio rurale dell'entroterra al sud.
La Riserva Naturale Orientata Bosco d'Alcamo, istituita nel 1984, si sviluppa per una superficie di 280 ettari. La vegetazione è costituita da macchia mediterranea, lecci, roverelle e conifere. Nel sottobosco pungitopo, biancospino rosa canina, palma nana, ginestra e ferula. La cinciallegra, la poiana e il gheppio, insieme al falco pellegrino, al barbagianni e al topo quercino, popolano il Bosco.
(A) LA FUNTANAZZA
A nord-ovest del villaggio fortificato di Bonifato, nei pressi di una sorgente, si trova un imponente serbatoio pubblico per la raccolta delle acque di epoca medievale. La Funtanazza, a pianta rettangolare, aveva una capienza di circa 1200 metri cubi e le mura erano spesse circa 2,20 metri.
(B) BORGO MEDIEVALE DI BÙNIFAT
In cima al monte Bonifato si trovano i resti del più importante insediamento abitativo medievale di tutto il territorio di Alcamo. Posto in una posizione strategica e con un'ampia visuale sul Golfo di Castellammare, il borgo di Bùnifat, insieme alle sue poderose mura disposte a semicerchio, fu costruito dagli Arabi e la sua importanza crebbe tra l'età normanna e il XIII secolo.
(C) LE CISTERNE ARABE
Nel periodo di massimo sviluppo dell'insediamento abitativo medievale di Bùnifat (XIII secolo), vennero realizzate numerose cisterne per la raccolta delle acque. Oggi, all'interno del fitto bosco, sono visibili tre cisterne ben conservate. Le cisterne presentano una struttura interna interrata con volta a botte sostenuta da archi a sesto acuto e tubazioni in terra cotta che le collegano con l'esterno.
(D) IL CASTELLO DEI VENTIMIGLIA
Si affaccia a nord sul Golfo di Castellammare e a sud sui campi coltivati dell'entroterra. Il Castello, di origine araba, fu riportato al suo splendore da Enrico di Ventimiglia, feudatario della Città nel XIV secolo. Il Castello dei Ventimiglia, in pianta, aveva un andamento triangolare o a trapezio e presentava quattro torri e una cortina muraria. Oggi restano ancora visibili il Mastio del Castello, alto 19 metri e posizionato a nord-ovest e i resti della cinta muraria sul lato nord-est.
(E) IL SANTUARIO DELLA MADONNA DELL'ALTO
Ricostruzione novecentesca sul luogo di un Santuario che lo storico alcamese Ignazio De Blasi dice risalente al tempo dei primi Benedettini. Nel 1614 serviva ad un attiguo eremo di sacerdoti secolari. Oggi all'interno della piccola Chiesa si trova un'artistica statua lignea di L. Santifaller. La sacra Statua l'8 settembre di ogni anno viene portata in processione per i sentieri del Bosco.
(F) IL PARCO AVVENTURA
Nel cuore della Riserva Naturale Orientata Bosco di Alcamo sorge il Parco Avventura. Tra gli alti pini e i lussureggianti cipressi si snodano divertenti percorsi sospesi a diverse quote da terra. Vicino al Parco Avventura si trova l'area picnic attrezzata con tavoli, panche e barbecue.