Istituto Pia Opera Pastore

Ultima modifica 23 aprile 2018

Posta al di fuori del nucleo cinquecentesco della città, occupando un intero isolato edilizio, la Pia Opera Pastore insiste sull'ampia piazza omonima abbellita dalla presenza della piccola chiesa secentesca di Maria SS. della Grazia. Rappresenta nella sua austerità un rilevante esempio di architettura civile del novecento alcamese. Viene costruita, ad iniziare dal 1870, dal barone Pastore su progetto degli architetti palermitani G. Battista Polizzotti e Agostino Castiglia. Il barone fonda un pio istituto per contribuire alla formazione e alla educazione civica e religiosa dei giovani, e a tal fine incarica le suore di S. Vincenzo o Figlie della Carità. Viene ampliata nella seconda metà del secolo XIX affinchè il Preventorio antitubercolare, cui nel frattempo viene destinata per motivi di sostentamento, possa dare assistenza ad un maggior numero di bambini. Sul portone d'ingresso del monumentale edificio, dal prospetto in stile neoclassico, oltre allo stemma in pietra della famiglia Pastore raffigurante un bastone pastorale, tre stelle ed una torre, è presente un balcone d'onore con balaustra a colonnine. È annessa all'edificio una splendida ed elegante cappella ad unica navata con dodici robuste colonne e trenta paraste in marmo grigio e bianco, dedicata a S. Francesco di Sales, che richiama nelle decorazioni e negli affreschi elementi tipologici dell'architettura romana del secolo XVIII; sotto la cantoria una lastra tombale ricorda i due coniugi Pastore ivi sepolti.


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