Turismo Rurale
Ultima modifica 30 luglio 2018
IL TERRITORIO
Il territorio alcamese, con il suo ambiente tradizionalmente agricolo, pressochè integro,testimonia una storia antica è conserva ancora adesso, nel suo complesso, il carattere originario.
Il dolce andamento collinare dei terreni, mostra una campagna dai colori cangianti ricca di vigneti la maggior parte dei quali a spalliera, e di grandi distese di grano. Alla suggestiva monotonia dei vigneti che risalgono le colline, si contrappone la presenza di piccoli appezzamenti di terreno dove il protagonista è il secolare ulivo con le sue geometrie contorte…
Paesaggio policromo che offre vedute di rara bellezza. Il paesaggio rurale alcamese è stato modellato fin dall’antichità dalle attività agricole, forestali e pastorali. Allora la nostra cultura era saldamente legata alla terra, ai suoi prodotti. La campagna alcamese possiamo definirla un paesaggio rurale storico. Infatti, dagli anni federiciani, è stato per lunghissimo tempo un polo rurale commerciale di primaria importanza per la ricca produzione di frumento e anche per la forte esportazione che se ne faceva attraverso il porto “Caricatore del Vallone”. Fu coltivata anche la vite, soltanto, in quantità molto ridotte solo nelle vicinanze dell’abitato. Il viaggiatore Idrisi già nel 1154 descrive il territorio alcamese come: “Territorio vasto, buono da seminare e molto produttivo, ha un porto dove si viene a caricare frumento e al par che delle altre gramaglie.”Nel 400 e nel 500 i vigneti sono ancora poco estesi . La realtà vitivinicola alcamese s’incentivò tra il settecento e l’ ottocento, quando, allettata dai possibili lauti guadagni, la chiesa di Palermo concesse ai contadini locali alcuni dei suoi terreni per la viticoltura. La superficie coltivata a vite aumento invece di molto nel territorio alcamese dopo il 1860 grazie anche alla presenza dei Florio che vi costruirono due grandi stabilimenti vinicoli. La presenza dei Florio in Alcamo incentivò la produzione dell’uva a danno del grano. Da allora i vigneti si sono estesi sempre di più, e il territorio ha mutato il proprio aspetto assumendo i connotati che ancora oggi lo caratterizzano.
Il Turismo Rurale è la chiave di accesso per la rivitalizzazione del territorio inteso come stimolo sociale e culturale ed anche per una sua rivalutazione economica. E' un ottima occasione per la fruizionedella campagna alcamese,capace soprattutto di sollecitare l'interesse per gli antichi luoghi di lavoro e produzione del vino, giacchè questo non è un qualsiasi bene di consumo, ma un bene cuturale.
I BAGLI
Splendidi esemplari dell’architettura rurale sono i bagli testimonianza dell’antica cultura contadina, legati al feudo o al latifondo. Questi caseggiati agricoli, sono la principale caratteristica del paesaggio rurale alcamese. Quelli attuali risalgono al 600, 700, 800 e all’inizi del 900. Essi hanno una struttura architettonica che in parte le accomuna come ambienti destinati alle diverse attività, disposti tutti intorno ad un grande cortile centrale. Come planimetria sono quasi sempre a pianta quadrangolare con unico grande portone d’ingresso. Tra le architetture rurali che arricchiscono la campagna del territorio alcamese che si affacciano verso il mare quelle di maggiore pregio sono: Villa Pastore e Villa de Stefani.